Il libero arbitrio del consumatore domestico cruccio delle lobby dell’energia fossile.
Correvano gli anni 30 per spostarsi, l’utilizzo della bicicletta, era il metodo disponibile più abbordabile, per la stragrande maggioranza degli italiani, e l’inventiva popolare portava ad utilizzare l’aiuto improprio dei pochi mezzi a motore per semplificare la quotidianità, fatta di poca moneta e tanta fatica. Già l’inventiva, la capacità di adattamento, la volontà innata di migliorare la propria condizione nei confronti del mondo che ci circonda, e spesso, scavalcare leggi divieti o limitazioni che puntualmente troviamo sul nostro percorso.
Questo è il germe del progresso, senza la volontà di misurarsi con i limiti, nulla si sarebbe inventato
– Ed eccovi servita una nuova puntata, dove la partita fra l’innovatore e il legislatore, da tempi immemorabili si gioca sul tavolo dei più disperati campi, gestione dell’energia compresa, una società costantemente fondata sull’interesse di pochi, dove l’accesso alle materie prime vitali, è sempre stato inibito o fortemente tassato, persino il sole, bene universale, soggiace a sottili contesti normativi, ed è ormai fruibile solo e comunque seguendo alchimie normative di sistema.
Ed ecco come . . . . (continua…)
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