Tutti noi, ogni giorno acquistiamo e usiamo, costantemente energia elettrica, ma oltre a pagarne i corrispettivi, e lamentarci, delle bollette troppo onerose, non cerchiamo di approfondire null’altro, “chissà perché. . .
Eppure, “se pensassimo” che in qualsiasi altro contesto, commerciale, si entra nel merito, del costo, quanto e cosa . . . ci si accultura preventivamente, e si affronta qualsiasi trattativa, “con un imperativo” ottenere soddisfazione, e concludere un buon affare; “perché, non con l’elettricità ?
Un errore comune, si commette nel confondere il prezzo dell’energia elettrica, con il suo costo.
Il primo è un parametro commerciale, risultante dalle trattative, in Borsa Elettrica e dai margini applicati dal venditore, il secondo è quello che realmente deve pagare l’utente, per i suoi consumi. Ovvero un’ampia sommatoria di aliquote ed oneri, imposti dal AEEG per la gestione delle forniture, pertanto quando consumiamo anche un solo kW, circa 13, Enti, accamperanno crediti verso di noi.
Pertanto ottenere un prezzo fisso oppure uno sconto del 10% da parte del trader, non sempre determinerà una diminuzione dei costi in bolletta. (continua…)
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