Viaggio nel mondo dei privilegi energetici
L’ energia elettrica, conclamata materia prima della nostra società, determina uno dei più eclatanti paradossi del sistema commerciale contemporaneo, infatti, dato per certo che la qualità del prodotto “energia elettrica” è costante nel tempo e non mutabile nelle sue componenti, fisiche, come per esempio l’acqua, il gas naturale o lo stesso petrolio, ci sfuggono i motivi, e diventa interessante approfondirne le dinamiche, che portano ad assistere, alla estrema volatilità dei prezzi del kW/ora, differenze che non hanno eguali sulla intermediazione merci, fra stati, produttori e consumatori.
Utenti equivalenti acquistano lo stesso prodotto a prezzi diametralmente opposti per utilizzi analoghi nella stessa comunità
Un concetto devastante, per chi fa impresa, e si deve sobbarcare senza difese, questo gap commerciale, sui mercati Internazionali, l’Italia di fatto è al vertice della classifica Europea in quanto costo dell’energia elettrica, ma anche entro i confini Nazionali non si scherza, in quanto disparità di trattamento, aziende che godono di forti apporti energetici da rinnovabili, e/o agevolazioni settoriali, veri privilegi occulti, a scapito di molti altri, che ovviamente subiscono le storture del mercato.
Un’arena dove tutti sono contro tutti, e l’energia a basso costo fa sempre la differenza da che mondo e mondo, non a caso l’embrione della Comunità Europea di cui il trattato Comunitario sul Carbone e Acciaio del 1951 fu un esempio per mitigare storiche dispute sulle materie prime e il loro libero scambio, di seguito fu convenuto nel rispetto dello stesso principio di istituire la “Carta Europea dell’Energia” dove i cofondatori si impegnano a sviluppare il potenziale energetico dei paesi aderenti e di garantirne la sicurezza degli approvvigionamenti energetici per la stessa l’Unione Europea . . .(continua…)
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